Este, cinque partite per ribaltare quel 1961

Ragazzi, Trenta giorni e sapremo il futuro dell’Este. C’è da realizzare un sogno, sfiorato già due volte.

La prima risale al 1961, sempre in serie D ( al tempo Campionato Dilettanti). I giallorossi allenati da Sandro Minozzi si trovano davanti l’Audace San Michele Extra di Mariolino Corso (sì, proprio quello delle punizioni “a foglia morta” che hanno fatto impazzire i tifosi dell’Inter) e vengono sconfitti.

Da quella stagione in poi il declino è rapidissimo, fino alla Seconda Categoria. Al Comunale Vecchio – incastonato nel centro cittadino – si vive il calcio di provincia, dove solo derby come Este-Solesinese o Este-La Rocca infiammano i tifosi.

La seconda  è nel 2010. Mister Feltrin e i suoi ragazzi, grazie ad una  rosa super competitiva messa a punto dal ds Simone Tognon (tornato in Via Monte Cero dopo l’esperienza ad Abano) e a una cavalcata da record,  raggiungono il secondo posto dietro il Montichiari e vanno a giocare i playoff di serie D contro l’Union Quinto di Ermanno Tomei perdendo 1-2 al Nuovo Stadio.

Dell’annata 2009/2010 rimangono solo Salvato, Asti Brun, Michelotto e capitan Moresco, il mister è Gianluca Zattarin, giovane e già proiettato verso un finale di campionato da non fallire.

Primi in classifica con il Forlì con il peso di un esposto da sopportare. Lo stesso esposto che, nel peggiore dei casi, rovinerebbe una stagione da incorniciare per  entusiasmo, gioco, passione.

Rush finale. Si comincia dalla Bagnolese,  nota per l’occhio di lince dei suoi giocatori, che all’andata riuscirono a trovare un’irregolarità nelle porte, più basse di qualche centimetro rispetto alla misura prescritta. La domenica dopo, invece, arriva il buon Mezzolara ( 3° in classifica) di Fabio Bazzani e della moglie Alessia Merz.

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