
E’ vero, i conti si fanno sempre alla fine, soprattutto se l’ultima partita la giochi a Forlì, contro la seconda (per ora…) della classe. L’Este lo sa bene, e sa anche che le prossime tre sfide decideranno il 60% della vittoria finale. Cerea, Virtus Vecomp e San Paolo. Tre squadre ostiche, tre storie diverse.
Cerea. I veronesi hanno iniziato la stagione con il piglio della matricola. Senza troppe pretese, con grande entusiasmo e inanellando una serie di risultati da applausi, i granata si sono bloccati proprio dopo la sconfitta per 1-2 contro l’Este. L’ “uomo più” del Piccolo Toro è sicuramente Filippo Guccione, capitano della Rappresentativa SerieD e osservato speciale di società di A,B e Lega Pro (tanto per fare un nome il Lecce ). Prima sfida, dunque, da non sottovalutare, visto che il Cerea, nonostante il calo, è ancora lì a 47 punti, gli stessi del San Paolo.
Virtus Vecomp. Il match che andrà in scena al “Gavagnin-Nocini” tra poco più di una settimana ha un sapore molto particolare. Tutti ricorderanno la sconfitta dell’andata, con quella sfortunata quanto maldestra respinta di Bagherini. Gli aficionados ricorderanno pure la terza squadra di Verona come carnefice dell’Este nel 2008, quando ai play-out sconfisse i giallorossi rispedendoli dritti in Eccellenza (salvo poi essere ripescati).E non è finita qui, perchè ad aggiungere pepe all’insalatona di carica agonistica c’è il ricorso presentato dal factotum Gigi Fresco (presidente-allenatore) per il tesseramento di Ciro Aliberti, con quelle dichiarazioni annesse e connesse che tanto hanno fatto imbestialire. Ne vedremo delle belle.
San Paolo. Il derby si giocherà di mercoledì. Non il massimo per una partita che avrebbe meritato una bella domenica primaverile con il Nuovo Stadio gremito, ma non meno importante perchè i gialloblù di Gianfranco Fonti ( considerato uno dei migliori allenatori della Serie D) sono lì, pronti pronti per l’ assalto alle prime posizioni. All’andata Moresco e compagni, ancora intontiti per la sconfitta di due giorni prima con la Vecomp, incassarono il secondo ko, ma i cugini viaggiavano ancora nelle zone medio-basse della graduatoria dopo uno start a dir poco choc. Ora con Mazzeo e Volpato sono molto ma molto più pericolosi.
Che dire, uscire con 9 punti da questo tour de force sarebbe sicuramente un lusso. Senza dilungarsi in pronostici farneticanti (vista l’imprevedibilità degli eventi e l’importanza della posta in palio) potrebbero anche bastarne 6 , per poi lanciarsi nello sprint finale con qualche scontro diretto in meno e con tanta autostima in più.
Via le calcolatrici, via le classifiche. Ora tocca a loro.
forza Este!
fv