Guido Berlucchi e Franco Ziliani: il primo discendente della nobile famiglia dei Lana de’ Terzi, il secondo giovane enotecnico, chiamato a valorizzare il Pinot del Castello, etichetta che Berlucchi produceva con le uve provenienti dalle sue proprietà. Al loro incontro si deve la nascita dei primo Metodo Champenoise della Franciacorta, avvenuta nel 1961 nelle cantine sotterranee del sontuoso Palazzo Lana.

La storia della Berlucchi è proseguita con un’ascesa sfavillante. Con qualche momento triste, certo, come la scomparsa, nel 2000, di Guido, divenuto ormai pioniere delle bollicine bresciane. L’azienda continua a primeggiare sotto l’occhio vigile dei figli di Franco Ziliani – Arturo, Cristina e Paolo – che stanno mantenendo viva la tradizione con una serie di etichette di assoluto valore senza però dimenticare i numeri visti i 4 milioni di bottiglie (all’anno), pronte per essere stappate.

Ed è proprio ciò che abbiamo fatto con due Franciacorta Docg dell’azienda di Borgonato (BS), il Brut Vintage 2013 e il ’61 Nature, quest’ultimo presentato nel 2016. Il Vintage è una cuvée bella tosta: 70% Chardonnay, 30% Pinot Nero. Lo abbiamo assaggiato nel Millesimo 2013, 48 mesi sui lieviti più altri tre di affinamento in bottiglia dopo la sboccatura. Il giallo paglierino acceso con leggere sfumature color rame è fortemente identificativo, così come il naso che richiama la crosta di pane con un ritorno di nocciola che prosegue nel sorso, bilanciato nella parte acida e particolarmente rotondo. Il finale è persistente e votato alla sapidità.
Il ’61 Nature è una piacevole scoperta. A dirla tutta, lo avevamo già assaggiato nella sua prima annata – la 2009 -. Il 2010 (80% Chardonnay, 20% Pinot Nero) è risultato però una conferma.

Il giallo dorato e il perlage finissimo aprono ad un naso di agrumi, frutta fresca e crosta di pane. La freschezza ritorna in bocca, anche grazie all’assenza della liqueur che conferisce solitamente maggiore rotondità. Il ’61 Nature risulta dunque diretto e incisivo ma presenta pur sempre un’ottima struttura. Il passaggio in legno (barrique di rovere) si apprezza nelle retrovie e non disturba, mantenendo così un certo dinamismo. Nel finale ritorna quell’equilibrio che sembra essere il filo conduttore dei Franciacorta Berlucchi.
Gli abbinamenti. Per il Vintage 2013 abbiamo pensato ad un primo piatto della tradizione euganea: i bigoli in salsa. Il ’61 Nature, invece, è perfetto con il baccalà, grazie alla bollicina fresca e incisiva che lascia la bocca pulita.
Francesco Vigato