Kettmeir Alto Adige “Riserva 1919” Extra Brut , la stella alpina di Caldaro. Ecco la nostra degustazione…

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Kettmeir è a Caldaro (BZ)

Che l’Alto Adige sia territorio di produzione di ottimi spumanti è cosa risaputa. Le caratteristiche climatiche per ottenere uve perfette ci sono tutte, così come non mancano veri e propri maestri delle bollicine che, da quelle parti, elaborano vini di grande spessore.

Kettmeir, azienda di Caldaro, è da sempre fra gli interpreti di spicco nel panorama della spumantistica altoatesina. Già noti al pubblico sono il Metodo Classico Brut e il Metodo Classico Rosè Brut “Athesis”, apprezzati per la facilità di approccio e la grande eleganza. Stavolta, però, l’entourage di Kettmeir (che fa parte di Santa Margherita Gruppo Vinicolo) ha voluto stupire con la nuova “Riserva 1919″, un Extra Brut che mira a diventare un punto di riferimento fra le bollicine “estreme”.

«In questo Metodo Classico abbiamo voluto sintetizzare con bellezza ed eleganza quelli

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L’enologo Josef Romen

che riteniamo essere i tre caratteri cardine dei vini altoatesini: profumi, finezza, freschezza» spiega Josef Romen, esperto di casa Kettmeir. «Con la Riserva 1919, che ricorda in etichetta l’anno di fondazione di Kettmeir, abbiamo cercato di esaltarne il potenziale di longevità e di seduzione attraverso il contributo di altri due caratteri: energia e purezza».

Colpiscono, della nuova Riserva Kettmeir, i 58 mesi di maturazione sui lieviti e la scelta della tipologia Extra Brut: «Con i cinque anni di sosta sui lieviti il vino acquisisce ricchezza e verticalità, grazie all’apporto in composti gustativo-aromatici della lisi dei lieviti, senza perdere freschezza e dinamicità» prosegue Romen. «Per quanto riguarda la scelta dell’Extra Brut, questa è dovuta all’intenzione di far percepire la purezza e il bilanciamento della parte acida del vino, che non necessita dell’intermediazione dello zucchero».

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Il nostro assaggio

La Riserva di Kettmeir intende diventare un prodotto d’eccellenza dell’Alto Adige: «Le bollicine delle Dolomiti non sono ancora così diffuse come meriterebbero» chiude l’enologo. «La nostra speranza è quella di raggiungere tutti i consumatori, dai più esperti ai neofiti o comunque tutte quelle persone che amino esplorare tipologie particolari».

✅ L’Assaggio. La Riserva Extra Brut mostra subito un’avvincente facilità di beva (tipica di Kettmeir) e un’accentuata freschezza, data dai sentori di frutta che regolano la crosta di pane. La persistenza è buona, così come il retrogusto che invita alla ricerca, come abbinamento, di antipasti di pesce, soprattutto crostacei.

Francesco Vigato

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