Antica Quercia, alla scoperta delle Rive di Scomigo

Il Conegliano Valdobbiadene Docg, oltre a identificare la zona più vocata per la produzione dello spumante a base Glera, riassume in etichetta due zone particolarmente diverse: Conegliano e Valdobbiadene.

I due comprensori, infatti, si distinguono per l’origine geologica: Conegliano è caratterizzata da terreni argillosi di origine alluvionale e morenica – qui infatti si depositarono i detriti del grande ghiacciaio del Piave – mentre a Valdobbiadene – le cui colline sono originate dal sollevamento dei fondali – abbiamo composti da morene e arenarie. In sostanza, da una parte (Valdobbiadene) avremo vini più fini con note floreali particolarmente eleganti, dall’altra (Conegliano) austeri e strutturati.
Nell’area di Conegliano ci sono realtà, come L’ Antica Quercia, che hanno scelto di valorizzare la propria terra puntando sulle Rive.

Già sappiamo che i Conegliano Valdobbiadene Docg “Rive” possono essere prodotti esclusivamente con uve provenienti da un unico comune o da una frazione raccolte su vigneti particolarmente scoscesi. Si tratta di un “cru” che, negli ultimi anni, ha preso una direzione ben precisa con l’obiettivo di trasmettere al consumatore le micro (e talvolta macro) differenze tra una collina (o un vigneto) e l’altra/o.
A nostro parere è infatti fondamentale che l’area Docg riesca a dare ulteriore slancio alle sue peculiarità, così da elevare e valorizzare una volta per tutte il suo essere, appunto, “Superiore”. Nell’area di Conegliano, fra Ogliano e Vittorio Veneto, ci sono le rive di Scomigo, dove Antica Quercia produce, i suoi spumanti. L’azienda, condotta da Claudio Francavilla, produce vino, olio d’oliva e succo di melograno, nei 25 ettari impreziositi dall’albero centenario e da un laghetto di fondovalle. Il lavoro di Antica Quercia è volto a mantenere, nei vini, un equilibrio tra suolo, clima e vitigno per rendere il proprio Conegliano Valdobbiadene Docg unico e riconoscibile.

Abbiamo avuto la possibilità di assaggiare il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Ariò 2019 (residuo zuccherino 15 g/l) caratterizzato da un naso vibrante con frutta a polpa bianca, soprattutto mela e pesca, e agrumi. Il sorso è vivace, la bollicina accompagna il ritorno del frutto con una nota balsamica. Finale lunghissimo e invitante.

L’altro assaggio è stato Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Matiù 2019 (residuo zuccherino 6 g/l). Anche qui frutta e agrumi, con una nota che ricorda la camomilla. Finale altrettanto persistente e invitante.
Va dato merito a L’Antica Quercia di aver creato un prodotto riconoscibile, non banale e particolarmente godibile.
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Francesco Vigato Mostra tutti
Sono nato a Este, ridente cittadina della provincia di Padova, il 12 gennaio 1990.
Ex calciatore dilettante, mi sono avvicinato al mondo del giornalismo dopo gli esami di maturità. Dal 2009 collaboro con il Mattino di Padova, quotidiano che mi ha permesso di diventare Giornalista Pubblicista.
Ho conseguito la laurea in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Padova con una tesi in Diritto Costituzionale Tributario.
Mi interesso di vino: amo i bianchi aromatici ma soprattutto le bollicine.