L’Umbria può regalare spumanti Metodo Classico di tutto rispetto. Giorgio Lungarotti lo scoprì negli anni ’70, dopo aver testato Pinot Nero e Chardonnay con i tradizionali sistemi di allevamento del centro Italia (palmetta, cortina alta), capaci di dare risultati in linea con i requisiti delle basi spumante “nordiche”, lasciate poi sui lieviti per 24-36 mesi.

Ecco perché la Giorgio Lungarotti Winery di Torgiano (PG) vanta una linea apprezzabile di champenoise, con un Brut Millesimato e un Rosè dedicati al momento dell’aperitivo. Tuttavia, per ottenere dei prodotti freschi e beverini ma con una spiccata personalità, agronomi ed enologi aziendali si sono dovuti adattare ai cambiamenti climatici, caratterizzati dall’innalzamento delle temperature medie che hanno determinato un’anticipazione delle epoche di vendemmia e il conseguente lo spostamento dei vigneti destinati alla base spumante nei fondovalle, con esposizione a Nord, al fine di rallentare la maturazione delle uve e conferire vigorie un po’ più marcate per allungare i cicli vegetativi delle piante. In più, la profondità del terreno, tendenzialmente argilloso, è in grado di mantenere una buona capacità idrica nei difficili mesi estivi.

A livello enologico, invece, si è puntato su tempi di permanenza lunghi sulle fecce fini, sul minimo dosaggio e sul “millesimo“. Ogni sboccatura, infatti, offre nuovi spunti e caratteristiche determinati dall’annata.
In fatto di mercato, Lungarotti sta puntando moltissimo sulla trasversalità e sulle molteplici possibilità di abbinamento. Inoltre, soprattutto nei confini regionali, la cantina di Torgiano si sta affermando attraverso la produzione di un vero e proprio Metodo Classico a “km 0”, dove il rapporto qualità prezzo e il posizionamento in una nicchia votata alla qualità, sta permettendo ai consumatori del centro Italia di trovare un prodotto fortemente rappresentativo.

L’assaggio. Con il suo colore giallo dorato brillante con sfumature paglierino, Lungarotti Metodo Classico Brut (50% Chardonnay, 50% Pinot Nero, 24 mesi sui lieviti) presenta un perlage piuttosto fine. Gli aromi sono intensi, precisi, con nocciola e crosta di pane in primo piano e un ritorno di frutta matura. Il sorso è morbido, con la parte alcolica che viene ben bilanciata dalla parte acida. Nel finale si ritrova la nocciola e una buona persistenza. Lo abbiamo abbinato con frittura di pesce e mazzancolle in saor.
Francesco Vigato
Francesco Vigato, thank you ever so for you post.Much thanks again.
Francesco Vigato, thanks for the article post.Really thank you! Great.