VALDOBBIADENE. Rigore, tecnologia e qualità.
Si può riassumere così la filosofia dell’azienda spumantistica Bortolomiol, tra i nomi più conosciuti della strada del Prosecco. La seconda tappa del bollicine-tour mi porta in via della Filandetta, Valdobbiadene city centre. Qui le quattro figlie (Maria Elena, Elvira, Luisa e Giuliana) del mitico fondatore Giuliano Bortolomiol, il primo a credere nel prosecco come il vino di tutti, hanno deciso di allestire un piccolo parco tematico per intrattenere i visitatori nel loro percorso di scoperta e degustazione.
Ed è quello che faccio anch’io, interessato a conoscere l’ultima creatura delle autoclavi di casa “Bortolo” ( come la chiamiamo dalle nostre parti), lo IUS NATURAE. Il vigneto della Filandetta, infatti, è stato proprio convertito alla produzione del vino biologico, dove la cura dei particolari è un dovere per il produttore e un diritto per il consumatore. Standard qualitativi altissimi, dove la potatura, la lavorazione del suolo, il controllo delle malerbe e la vendemmia sono co-protagoniste di un rigido processo produttivo che continua in cantina. E credetemi, nel calice si sente tutto.
IUS NATURAE, “il” prosecco. IUS NATURAE fa parte della linea speciale Bortolomiol. Sarebbe impietoso limitarne le caratteristiche alla nobiltà d’animo delle intenzioni bio, perché lo Ius è un Brut – scelta quasi in controtendenza rispetto all’egemonia extra-dry – che “arriva” come pochi altri. Lasciamo perdere la delicatezza, perché è una bollicina impegnativa, pur non trascurando l’approccio tipicamente fresco del Valdobbiadene Docg. L’assaggio – proposto dal brillante Andrea Cervi dell’Ufficio Commerciale – è un’esperienza unica. C’è il fruttato con sentori agrumati. Un vino dal carattere tutto particolare, che si esalta nel retrogusto. Tradizione, persistenza e integrità d’aromi.
TRADIZIONALI E MILLESIMATI. Mica c’è solo lo Ius Naturae! Il principino biologico fa compagnia al Motus Vitae, il brut dedicato a Giuliano Bortolomiol. I Tradizionali, identificati con un numero romano in base al residuo zuccherino e i Millesimati Bandarossa (uva 100 % Prosecco), Cartizze, Filanda Rosè e Riserva del Governatore. Naturalmente, la maggior parte delle vendite riguarda i famosissimi Extra-Dry e Millesimato Bandarossa, richiesti da ristoratori esigenti e raffinati.
MEZZA BOTTIGLIA. Tra le possibilità offerte da Bortolomiol, oltre alle classicheggianti e fenomeniche Magnum,c’è la mezza bottiglia da 375 cl, che nella distribuzione sta andando alla grande . Il motivo? « La mezza bottiglia permette ai consumatori di rinfrescarsi con un aperitivo leggero » spiega Cervi. « Se, per esempio, in un ristorante la coppia di fidanzati vuole godersi un buon prosecco prima di una portata a base di carne (che si sposa con il consueto Rosso) può ordinare la bottiglia da 375 cl ».
GRANDE DISTRIBUZIONE. Per adesso Bortolomiol non ha ancora fatto l’”esordio” ufficiale nella grande distribuzione.Approdo, però, che sembra solo questione di tempo. « Non si può trascurare l’importanza della grande distribuzione ma, quando decideremo di entrare, lo faremo coscienti che il nostro marchio è sinonimo di qualità. Nella grande distribuzione utilizzeremo etichette diverse. Per la ristorazione, invece, terremo i nostri vini tradizionali e millesimati, una sorta di esclusiva per i nostri clienti».
Francesco Vigato